A Bologna il Premio Fanciullacci, per ricordare l’oste gentile del Donatello
di Redazione
31/10/2025
La storia di Davide Fanciullacci è una di quelle che restano nel cuore di una città. Per il suo modo di accogliere, di far sentire ogni cliente a casa, di portare avanti con discrezione e passione una tradizione familiare centenaria. Oggi Bologna sceglie di onorarlo con un gesto che guarda avanti: nasce il Premio Fanciullacci, promosso da Ascom Confcommercio, Fipe e dalla famiglia del ristoratore, per premiare le imprese che meglio rappresentano la continuità tra passato e futuro nel mondo dell’accoglienza e del commercio.
L’impresa come eredità di valori
L’iniziativa celebra le aziende che hanno saputo affrontare il ricambio generazionale mantenendo vivi i valori dell’identità e della dedizione, principi che Fanciullacci incarnava ogni giorno dietro i tavoli del ristorante Donatello.
«Davide è stato l’espressione più autentica dell’imprenditore bolognese – ha dichiarato Giancarlo Tonelli, direttore generale di Ascom –. Con questo premio vogliamo ricordarlo con speranza e riconoscere chi, come lui, crede nella continuità come forma di innovazione».
Anche Enrico Postacchini, presidente di Confcommercio Bologna, ha voluto sottolineare l’importanza del progetto: “Non si tratta solo di un riconoscimento, ma di un messaggio: la tradizione può evolvere senza perdere la sua anima”.
Il ricordo di una madre, il futuro di una comunità
L’emozione più intensa arriva dalle parole di Katia Fanciullacci, madre di Davide e titolare dello storico ristorante: «Mio figlio continuerà a vivere attraverso questo premio, costruito su valori concreti, sull’amore per il lavoro e per la città».
Il Premio Fanciullacci sarà conferito ogni anno a un’impresa capace di trasformare la memoria in futuro, nel segno dell’impegno, della gentilezza e della passione per il proprio mestiere.
Un riconoscimento che restituisce alla città l’immagine di un modo di fare impresa fondato sul rispetto e sull’umanità, eredità autentica di un oste che, con il suo sorriso, ha saputo raccontare Bologna meglio di chiunque altro.
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