A Osaka la vitalità culturale dell’Emilia-Romagna

Expo Osaka 2025 si è trasformata in un palcoscenico internazionale per l’Emilia-Romagna, che ha presentato il meglio delle sue Industrie culturali e creative. Una scelta che sottolinea l’importanza strategica di un comparto che genera quasi il 4% del valore aggiunto regionale, confermandosi tra i più dinamici e capaci di coniugare identità locale e apertura al mondo.

Le eccellenze tra cinema, danza e musica

La Fondazione Cineteca di Bologna ha portato la reputazione costruita in decenni di restauro e diffusione del patrimonio cinematografico, accanto a un tessuto di festival e rassegne che danno al territorio un respiro europeo. Nel teatro e nella danza spicca Aterballetto, unico Centro coreografico nazionale, che con le sue produzioni ha consolidato la reputazione internazionale dell’Emilia-Romagna come terra di ricerca e sperimentazione artistica.

La musica ha offerto un itinerario che va da Verdi al Liscio, con l’Orchestra Toscanini NEXT e l’Orchestra Casadei a testimoniare due anime diverse ma complementari: da un lato la formazione nata dai percorsi di alta formazione, dall’altro la più longeva orchestra da ballo italiana. Insieme all’Orchestra Cherubini e alla Filarmonica del Teatro Comunale di Modena, hanno rappresentato la grande tradizione classica che la Regione continua a sostenere.

Innovazione culturale e connessioni internazionali

Il dialogo con il Giappone è stato rafforzato dal progetto dedicato al manga, “Mangaka all’italiana”, che ha visto protagonisti artisti italiani e giapponesi capaci di intrecciare linguaggi e sensibilità. Un segnale della capacità emiliano-romagnola di guardare oltre i confini, valorizzando al tempo stesso videogiochi, editoria e design, settori in rapida espansione.

La presenza a Osaka diventa così la dimostrazione concreta di come la cultura, oltre a essere espressione identitaria, rappresenti un fattore di sviluppo economico e sociale, capace di attrarre investimenti e costruire relazioni durature.