Loading...

Emilia Romagna 24 News Logo Emilia Romagna 24 News

Auto, un mercato in equilibrio instabile: ottobre chiude in lieve calo ma cambia la mappa delle vendite

Redazione Avatar

di Redazione

10/11/2025

TITOLO

Il mercato automobilistico italiano di ottobre 2025 si muove su una linea sottile: 125.826 immatricolazioni, appena lo 0,6% in meno rispetto all’anno precedente. Un dato che a prima vista suggerisce stabilità, ma che in realtà racconta un equilibrio artificiale, mantenuto grazie al peso crescente di noleggi e autoimmatricolazioni, mentre i clienti privati arretrano e il mercato tradizionale mostra segni di affanno.

Il crollo dei privati e la dipendenza dai canali “tecnici”

Il Presidente di Federauto, Massimo Artusi, lo definisce senza mezzi termini: “Un mercato che si regge su due stampelle”. I privati mancano all’appello — -11,85% a ottobre, -10,3% da inizio anno — e rappresentano ormai la parte più debole del comparto, penalizzata da listini elevati e incertezze economiche.
A compensare il vuoto, autoimmatricolazioni (+39%) e noleggi (+18%) che, insieme, sostengono quasi la metà delle vendite complessive. Le flotte aziendali, più stabili, crescono di circa il 4%.
Ma per Artusi il vero nodo è politico: “Dobbiamo abbandonare la logica dei bonus ricorrenti e ripensare la fiscalità del settore, perché un mercato asfittico non genera ricchezza, la sottrae”.

Il ritorno dell’interesse per l’elettrico e l’ibrido

Se il fronte della domanda resta fragile, quello delle alimentazioni mostra una trasformazione irreversibile. Le motorizzazioni tradizionali continuano a perdere terreno — benzina -16,7%, diesel -29,2% — mentre le nuove tecnologie avanzano. L’ibrido, in tutte le sue declinazioni, copre oltre metà del mercato; l’elettrico cresce del 26% anche grazie al traino temporaneo degli incentivi MASE, bruciati in 24 ore.
Artusi sottolinea come “i 597 milioni stanziati possano tradursi in circa 55.000 vetture, pari al 3,5% del mercato annuale”, ma si chiede quale sia la sostenibilità economica di una politica di incentivi permanenti.

Sullo sfondo resta un paradosso: l’Italia è pronta ad accogliere la transizione, ma non a sostenerla senza interventi strutturali. E il mercato auto di ottobre, con il suo apparente pareggio, è l’istantanea di un settore che cambia forma, ma ancora cerca la sua direzione.

Redazione

Redazione