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Bologna, Consiglio comunale tra politica internazionale e nodi locali

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di Redazione

09/09/2025

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La seduta del Consiglio comunale di Bologna dell’8 settembre si è aperta con una lunga serie di interventi che hanno attraversato tanto l’attualità internazionale quanto le criticità più concrete della città. In poco più di un’ora e mezza di dibattito, consiglieri di maggioranza e opposizione hanno dato voce a emergenze sociali, questioni di sicurezza e scelte politiche che segnano l’agenda cittadina.

Gaza, bullismo e senzatetto: il mosaico delle prime denunce

Il primo a parlare è stato Siid Negash (Lepore sindaco) che ha aperto con un intervento sul “Sumud” e sulla resistenza palestinese, aggiungendo poi un richiamo al recente sgombero di via Golinelli. Subito dopo, Giancarlo Pizza (Fratelli d’Italia) ha raccontato l’episodio di un ragazzo bullizzato in autobus, mentre Elena Foresti (Fratelli d’Italia) ha chiesto un piano più incisivo per la gestione dei senzatetto nel centro cittadino. Nicola Stanzani (Forza Italia) ha invece attaccato “Bologna Città 30”, accusandola di restare un’operazione d’immagine.

Sul versante della maggioranza, Simona Larghetti (Coalizione Civica) ha riportato il tema sulla sicurezza stradale, mentre Detjon Begaj ha ricordato la battaglia dei lavoratori Yoox. La Lega, con Matteo Di Benedetto, ha portato in aula un trittico di questioni: distribuzione gratuita di tubi di alluminio, abbattimento degli alberi e richiesta di taser per la Polizia locale.

Tra conflitto in Medio Oriente e futuro dello stadio

La tensione internazionale è entrata in Consiglio con gli interventi di Antonella Di Pietro (Pd), che ha lanciato un appello a fermare la barbarie a Gaza, e di Porpora Marcasciano (Coalizione Civica), che ha denunciato la rimozione di informazioni sulle manifestazioni contro i massacri. Altri consiglieri hanno toccato temi di comunicazione e società, dalle fake news sottolineate da Franco Cima (Pd) fino alla riflessione di Mery De Martino sui rischi dei social tra baby influencer e stereotipi familiari.

Il fronte sicurezza è stato presidiato da Paola Francesca Scarano e Felice Caracciolo (Fratelli d’Italia), che hanno contestato la gestione delle periferie e annunciato le valutazioni del Ministero dell’Interno su Bologna. Sul versante sportivo, Marco Piazza e Claudio Mazzanti hanno aperto un confronto sul futuro dello stadio Dall’Ara, tra progetti di ristrutturazione e ipotesi di nuovo impianto. La chiusura è arrivata con Maurizio Gaigher (Pd), che ha riportato l’attenzione sul mondo scolastico e sulle sfide educative che attendono Bologna.

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