Bologna introduce nuove misure nei taxi per sicurezza e accessibilità

Parte oggi la collaborazione tra le cooperative Cat e Cotabo per rafforzare il servizio taxi destinato a persone con disabilità e a donne che viaggiano di notte. È una delle azioni più concrete realizzate dal Comune per rendere il trasporto pubblico non di linea più vicino ai bisogni reali dei cittadini.

Un servizio che unisce le flotte

Il funzionamento è semplice ma innovativo: se un utente chiede un taxi attrezzato per la disabilità e la cooperativa contattata non ha mezzi disponibili, la richiesta viene immediatamente estesa all’altra flotta. In questo modo la città mette a sistema oltre le divisioni cooperative, garantendo più possibilità di risposta e meno attese per chi ha necessità specifiche.

Parallelamente, è stato creato un protocollo comune per le chiamate notturne delle donne: ogni richiesta in quelle fasce orarie viene considerata prioritaria. Una misura che punta a offrire un supporto concreto alla sicurezza femminile, andando oltre le promesse con un impegno pratico e verificabile.

Il commento dell’Amministrazione

Le nuove regole sono il frutto di un lavoro iniziato nel 2024, quando Comune e tassisti bolognesi hanno sottoscritto accordi dedicati al potenziamento del servizio. L’assessore Michele Campaniello ha ribadito: “È un passo avanti molto significativo: ringrazio Cat e Cotabo per aver messo da parte le logiche di concorrenza in favore di una collaborazione che va a beneficio di chi ha più bisogno. L’obiettivo è avere un servizio taxi più sicuro, inclusivo e capace di interpretare le sfide di una città in continuo cambiamento”.

Bologna diventa così un laboratorio di innovazione sociale anche nel settore della mobilità urbana, dimostrando come il trasporto pubblico non di linea possa evolvere per diventare uno strumento di equità e sicurezza.