Bologna investe nella prevenzione delle dipendenze giovanili

Una strategia condivisa tra scuole e famiglie

Con un finanziamento complessivo di 325 mila euro per il biennio 2025-2027, Bologna rinnova il proprio impegno nella lotta alle dipendenze, affrontando non solo l’uso di sostanze legali e illegali ma anche il gioco d’azzardo e l’abuso delle tecnologie digitali. I programmi “Il Paese delle Meraviglie” e “FreeZone” proseguiranno nelle scuole secondarie, confermati dal bando vinto dalle cooperative Open Group e La Carovana. L’approccio è improntato all’evidence-based, in linea con il curriculum europeo di prevenzione e con la programmazione regionale, con un’attenzione particolare all’educazione tra pari e alla formazione degli adulti di riferimento.

Dati, risultati e nuove risorse

Ogni anno le attività raggiungono 10 mila studenti e coinvolgono oltre 500 adulti, tra insegnanti, genitori e nonni. Solo nell’anno scolastico 2024/2025 sono state realizzate attività in più di 440 classi, con risultati incoraggianti: la maggioranza dei ragazzi ha dichiarato di aver acquisito nuove conoscenze e di aver trovato utili i percorsi proposti. La crescita del numero di scuole aderenti testimonia la fiducia crescente verso questi strumenti di prevenzione, che diventano parte integrante della vita scolastica e dei contesti di quartiere.

Un sistema cittadino di prevenzione

Al fianco dei programmi scolastici si collocano servizi innovativi come Beat Project, che lavora nei luoghi del divertimento giovanile, e Area 15, sportello di ascolto e consulenza nella zona universitaria, dove gli adolescenti trovano un ambiente accogliente e professionisti capaci di accompagnarli con discrezione. Il valore aggiunto di questa rete è la continuità, che consente a Bologna di presentarsi come un modello in cui prevenzione, salute e comunità si intrecciano in maniera concreta.