Caccia di frodo con silenziatori e visori notturni
di Redazione
06/10/2025
Operazione della Polizia locale a Valsamoggia: denunciati due uomini con armi alterate
Una battuta di bracconaggio organizzata con strumenti militari si è conclusa con una denuncia per due italiani, fermati nella notte del 30 settembre dagli agenti della Polizia locale metropolitana. I due, armati di carabine modificate con silenziatori e visori termici, stavano cacciando cinghiali in violazione delle norme venatorie.
Dalle segnalazioni al fermo
Le indagini erano partite a metà settembre, quando diversi cittadini e la guardia del Parco dell’Abbazia di Monteveglio avevano notato movimenti sospetti di un’auto nelle ore notturne, tra aree protette e zone di caccia regolare. I rumori di spari attutiti avevano subito fatto ipotizzare l’uso di silenziatori, proibiti perché considerati parte di armi da guerra.
Il sequestro di armi e accessori vietati
Gli agenti hanno seguito i sospettati fino a un vigneto di Montebudello, dove li hanno sorpresi subito dopo l’abbattimento di un cinghiale. In loro possesso una carabina equipaggiata con silenziatore e visore notturno ad alta potenza. Le accuse contestate sono pesanti: porto abusivo di parte di armi da guerra, alterazione di arma, caccia con mezzi vietati e violazione del giorno di silenzio venatorio, fissato al martedì.
Nel corso delle perquisizioni, oltre all’arma utilizzata, sono stati trovati un ulteriore silenziatore e un altro visore termico, anch’essi sequestrati. Anche il cinghiale abbattuto è stato posto sotto sequestro giudiziario. Le autorità hanno chiesto la sospensione della licenza di caccia per entrambi gli uomini, di 65 e 45 anni.
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