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Cervia, il vento devasta i pini di Milano Marittima: dalla Regione 250mila euro per gli interventi urgenti

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di Redazione

06/11/2025

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Alle prime ore del 24 agosto, il cielo sopra la Riviera Romagnola si è trasformato in una massa di vento e grandine. Le raffiche, che hanno superato i 120 chilometri orari, hanno piegato i pini marittimi come fuscelli, disseminando tronchi e rami lungo le vie di Cervia e Milano Marittima. Un paesaggio che, al mattino, appariva sconvolto: strade ostruite, marciapiedi invasi dal legno spezzato, automobili danneggiate, stabilimenti balneari scoperchiati.

Interventi immediati per liberare e mettere in sicurezza la città

Il Comune ha reagito con tempestività, attivando squadre di operai e mezzi speciali per ripristinare la viabilità e la sicurezza pubblica. La Regione Emilia-Romagna, attraverso l’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, ha stanziato 250mila euro a sostegno delle operazioni di somma urgenza.
Gli interventi, realizzati ai sensi della legge regionale 1/2005, comprendono la rimozione di alberi e rami caduti, il taglio degli esemplari pericolanti, il trasporto del materiale vegetale e l’impiego di piattaforme e mezzi meccanici per garantire la messa in sicurezza delle aree pubbliche e private. Tutte le spese dovranno essere rendicontate entro il 31 dicembre 2025.

“Una risposta rapida e coordinata”

“La furia del vento ha provocato danni notevoli a infrastrutture, veicoli e colture – ha ricordato la sottosegretaria Manuela Rontini, delegata alla Protezione civile – ma il Comune di Cervia ha saputo reagire con rapidità, concentrandosi subito sul verde urbano e sulla tutela della cittadinanza”.
L’intervento, che rientra nel più ampio sistema regionale di risposta alle emergenze climatiche, rappresenta un passo fondamentale per restituire sicurezza e decoro a un territorio profondamente legato al suo paesaggio naturale. I pini marittimi, icona storica della costa cervese, restano feriti ma non sconfitti: la loro ricostituzione sarà parte del prossimo piano di rigenerazione del verde, simbolo della resilienza di una comunità abituata a rialzarsi.

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