Consulte cittadine in Aula: il Consiglio fa il punto e rilancia sul metodo partecipativo
di Redazione
07/10/2025
La seduta aperta del 6 ottobre 2025 ha messo in primo piano l’infrastruttura civica dei quartieri. Nove Consulte, nove voci dal territorio – tra cui Valerio Corghi, Filippo Prati, Maurizio Grimellli, Nicky Murphy, Laura Sanna, Giuliano Parmeggiani, Gabriele Soncini, Roberto Benatti, Gigliola Borghi e Alessandro Roccatagliati – hanno restituito la trama di un lavoro che, nel corso dell’anno, ha intrecciato ascolto, mediazione e proposte concrete. Dalla manutenzione puntuale alla vivibilità degli spazi, dalla mobilità di quartiere ai servizi educativi, le priorità convergono su una richiesta: più continuità nei tavoli, più capacità di decidere insieme.
“Ascoltare è una scelta politica”: la cornice di Prandi
L’assessore alla Cura della città Davide Prandi ha tracciato un bilancio netto. “Le Consulte sono presidio civico e democrazia territoriale, non semplici organismi consultivi”, ha detto, legando l’ascolto a una responsabilità reciproca tra cittadini e istituzioni. “La città non si governa solo dall’alto, ma si costruisce ogni giorno dove la vita accade”: scuole, piazze, centri sociali, cortili. In questa prospettiva, il Patto d’ambito è stato indicato come la leva che ha permesso il salto di qualità: dalla partecipazione episodica alla programmazione condivisa, con i quartieri parte del processo decisionale.
Il nodo, tuttavia, non è solo metodologico. “Senza un impegno economico e umano dedicato, la partecipazione resta retorica”, ha avvertito Prandi. Allocare risorse alle Consulte e ai Patti d’ambito non è un costo, ma un investimento politico e sociale: serve a stabilizzare i percorsi, misurare gli esiti, consolidare le reti.
Agenda dei prossimi mesi: Giunta in trasferta e confronto pubblico
Tra le novità, da metà novembre la Giunta comunale si riunirà periodicamente nei quartieri, aprendo finestre di confronto diretto tra sindaco, assessori, membri delle Consulte e cittadini. L’obiettivo è portare governance e responsabilità vicino ai contesti di vita, condividendo informazioni, scelte e tempi di attuazione.
Nel frattempo, le Consulte hanno chiesto indicatori di risultato e calendari certi, per dare prevedibilità a percorsi che devono trasformarsi in interventi misurabili: dalla cura dello spazio pubblico ai servizi di prossimità, fino ai dispositivi di aggregazione sociale. La rotta è definita: rafforzare la democrazia di prossimità con strumenti, budget e continuità, perché il coinvolgimento non si esaurisca nei momenti assembleari ma diventi pratica amministrativa quotidiana.
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