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“Custodire la Terra”: a Bologna e Bentivoglio il convegno nazionale sui musei demoetnoantropologici

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di Redazione

23/10/2025

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Due giornate di confronto, ricerca e partecipazione dedicate al futuro dei musei che raccontano il mondo rurale e le culture popolari. “Custodire la Terra: Musei demoetnoantropologici nel mondo contemporaneo”, in programma il 24 e 25 ottobre, riunirà a Bologna e a San Marino di Bentivoglio studiosi, operatori museali e rappresentanti istituzionali per interrogarsi sul ruolo che questi luoghi possono avere nel presente.
L’iniziativa è promossa dall’Istituzione Villa Smeraldi – Museo della Civiltà Contadina e dalla Regione Emilia-Romagna, con il patrocinio di ICOM Italia e SIMBDEA, e si inserisce idealmente nel solco del Convegno Nazionale di Museografia Agricola del 1974, di cui rappresenta un’evoluzione ideale.

Musei come spazi di comunità e memoria condivisa

Il convegno si apre venerdì 24 ottobre a Bologna, con una sessione plenaria al Museo Medievale che accoglierà, tra gli altri, i saluti dell’assessore Daniele Ara, di Cristina Ambrosini per la Regione Emilia-Romagna e di Leandro Ventura del Ministero della Cultura.
L’obiettivo è riaffermare il valore dei musei demoetnoantropologici come luoghi di interpretazione del presente, capaci di tradurre i saperi tradizionali in nuove pratiche di partecipazione e di sostenibilità culturale.
Nel pomeriggio, i tavoli tematici di Palazzo Malvezzi offriranno uno spazio di dialogo interdisciplinare su educazione al patrimonio, digitalizzazione, gestione sostenibile e coinvolgimento delle comunità.

Laboratori e sperimentazioni a Villa Smeraldi

La giornata di sabato 25 ottobre proseguirà il percorso a Villa Smeraldi – Museo della Civiltà Contadina, con laboratori e attività esperienziali dedicati ai modelli di innovazione nei musei delle tradizioni popolari.
A coordinare i lavori, un Comitato Scientifico composto da personalità come Pietro Clemente, Mario Turci, Gian Paolo Borghi, Cinzia Marchesini e Matteo Volta, figure che hanno segnato lo sviluppo della museologia antropologica in Italia.

“Custodire la Terra” invita a rileggere il concetto di museo come organismo vivo, in costante relazione con le comunità che rappresenta, e non più soltanto come deposito di oggetti, ma come laboratorio di memoria e cambiamento.
La partecipazione è gratuita, con iscrizione obbligatoria tramite i siti della Regione Emilia-Romagna e dell’Istituzione Villa Smeraldi.

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