Emilia-Romagna a Expo Osaka 2025: radici, futuro e cooperazione con il Giappone

Un ponte tra Bologna e Osaka

La Regione Emilia-Romagna si presenta a Expo Osaka 2025 con un programma che unisce identità e proiezione internazionale. Guidata dal presidente Michele de Pascale, la delegazione regionale porta in Giappone l’immagine di un territorio che fa dialogare manifattura e ricerca scientifica, enogastronomia e arti performative, innovazione tecnologica e welfare.
Gli incontri istituzionali previsti nel corso della Settimana dell’Emilia-Romagna, dal 21 al 27 settembre, intendono consolidare rapporti già forti con il Giappone, in particolare con le Prefetture di Osaka e Ibaraki, protagoniste di scambi che da quasi quarant’anni coinvolgono università, centri di ricerca e imprese. Un legame che oggi si rafforza, in uno scenario globale in continua trasformazione, con nuove prospettive di collaborazione su sostenibilità, economia verde e digitalizzazione.

Expo come vetrina globale

Il calendario degli appuntamenti spazia da convegni scientifici, come quello promosso dall’Università delle Nazioni Unite sull’intelligenza artificiale, a momenti di confronto su transizione energetica e attrazione degli investimenti, con la partecipazione di grandi gruppi giapponesi e realtà produttive italiane.
La novità assoluta è la presentazione del Terzo settore emiliano-romagnolo, che approda per la prima volta su una scena internazionale, testimoniando l’impegno della società civile per la coesione e l’inclusione. Al fianco di questo, il meglio della creatività e della cultura regionale: dall’Orchestra Casadei ad Aterballetto, fino ai giovani talenti musicali dell’Academy Toscanini-Next, chiamati a rappresentare una generazione pronta a misurarsi con il pubblico mondiale.
Un’occasione per riaffermare il ruolo dell’Emilia-Romagna come laboratorio avanzato di sviluppo e innovazione, capace di intrecciare identità locale e visione globale.