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Filippo Pieri (Cisl ER): “Serve un patto sociale nazionale per superare le contraddizioni della manovra”

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di Redazione

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L’analisi è lucida, ma attraversata da un filo di inquietudine.
Filippo Pieri, segretario generale della Cisl Emilia-Romagna, ha commentato la nuova legge di bilancio come un provvedimento che contiene “misure importanti”, ma al tempo stesso “diverse criticità che rischiano di vanificare il dialogo con il mondo del lavoro”.
Nel suo intervento radiofonico su Radio Flyweb, Pieri ha proposto una riflessione che va oltre il merito dei numeri: quella di una necessaria intesa sociale nazionale, capace di definire priorità condivise e strumenti concreti per affrontare le sfide economiche del Paese.


Tagli fiscali e sostegno ai redditi: un segnale di apertura

Il segretario ha riconosciuto il valore di alcune scelte fiscali, in particolare la riduzione dell’aliquota intermedia Irpef dal 35% al 33%, che alleggerirà la pressione su circa 12 milioni di contribuenti.
Apprezzati anche i 2,4 miliardi in più per la sanità, la tassazione ridotta sui premi di produttività e la defiscalizzazione del 15% per i lavori usuranti.
Misure che, secondo Pieri, “intervengono direttamente sulla vita quotidiana di lavoratori e famiglie, restituendo un po’ di fiducia a chi ha sostenuto il peso dell’inflazione e della precarietà”.


Le mancanze strutturali e la sfida della rappresentanza

Ma l’analisi del leader della Cisl ER non si ferma ai risultati immediati.
L’assenza del rifinanziamento della Legge 76 sulla partecipazione è stata definita un segnale “grave”, perché interrompe il percorso verso una governance più inclusiva nelle imprese.
Il fondo da 2 miliardi per l’adeguamento dei salari privati rischia, inoltre, di “favorire contratti pirata” e di escludere i comparti più rappresentativi.

Sul piano previdenziale, Pieri ha denunciato una “retromarcia evidente”: scompaiono Quota 103 e Opzione donna, senza nuovi strumenti di flessibilità in uscita.
Preoccupano anche la mancata rivalutazione delle pensioni, l’assenza di risorse per istruzione e formazione e la logica dei condoni fiscali, che – sottolinea – “premiano chi evade e penalizzano chi rispetta le regole”.

Per la Cisl ER, il nodo resta quello del dialogo sociale: “Serve un patto vero – ha ribadito Pieri – con governo, sindacati e imprese, per definire insieme il futuro del lavoro, della produzione e della giustizia sociale”.

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