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“Finestre sul futuro: Reggio Emilia apre il cantiere del nuovo patto educativo”

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di Redazione

15/10/2025

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Dal 20 al 24 ottobre il Centro Loris Malaguzzi accoglie gli Stati Generali dell’Educazione e della Formazione, un evento che chiama a raccolta l’intera comunità educativa per ripensare la scuola come spazio vivo di libertà, crescita e inclusione.
Organizzati dalla Regione Emilia-Romagna, dal Comune di Reggio Emilia e da Reggio Children, gli Stati Generali nascono con un obiettivo preciso: mettere in dialogo istituzioni, studenti, famiglie e professionisti, per ridefinire insieme le traiettorie del sistema formativo regionale e nazionale.

Tre giornate di confronto, esperienze e visioni

Sotto la guida scientifica di Vanessa Roghi, storica dell’educazione, il programma si articola in tre giornate che uniscono teoria, esperienze e partecipazione diretta.
Il 20 ottobre sarà la giornata dei ragazzi, con laboratori interattivi e dibattiti animati da Maura Gancitano, Daniele Biella, Alice Urciolo e Matteo Saudino. Il 23 ottobre spazio al confronto tra scuola, istituzioni e sindacati sul tema Educare, includere, crescere, mentre il 24 ottobre si aprirà il dialogo con le famiglie, con la partecipazione del sociologo Stefano Laffi.

Ogni momento sarà ospitato al Centro Internazionale Loris Malaguzzi, luogo simbolo di una pedagogia che da Reggio Emilia ha ispirato scuole in tutto il mondo: un “laboratorio permanente” dove la conoscenza si costruisce attraverso la relazione e l’ascolto reciproco.

“Ogni aula è un domani in costruzione”

Il sapere non è mai neutro – afferma l’assessora regionale Isabella Conti – e ogni aula deve tornare ad essere spazio di libertà e di futuro”.
Una visione condivisa anche dal sindaco Marco Massari, che sottolinea come la città resti fedele al suo ruolo di capitale educativa: “Investire sull’educazione significa investire sulla democrazia e sulla coesione sociale”.
Un invito, dunque, a guardare oltre il presente, con la consapevolezza che il futuro della scuola non può essere deciso dall’alto, ma costruito collettivamente, giorno dopo giorno, dentro le aule, le famiglie e le comunità.

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