La Regione ricorda Stefano Benni con una frase che guarda al futuro

Una frase breve, ma capace di contenere un intero mondo: “Se i tempi non chiedono la tua parte migliore inventa altri tempi”. È questo il messaggio scelto dalla Regione Emilia-Romagna per salutare e ricordare Stefano Benni, lo scrittore bolognese la cui voce ha segnato la narrativa italiana degli ultimi decenni.

Dal 23 settembre le parole campeggiano sulle vetrate di ingresso della sede regionale in viale Aldo Moro 52 a Bologna, accompagnate dal disegno realizzato da Agata Matteucci, illustratrice dell’Agenzia di comunicazione della Giunta. Un’iniziativa che trasforma uno spazio istituzionale in luogo di memoria e riflessione, aperto tanto ai dipendenti quanto ai cittadini che vi transitano.

Letteratura che diventa memoria civile

“Ogni frase di Benni sembra fatta per restare e guidare”, hanno commentato il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessora alla Cultura, Gessica Allegni. Nel ricordare la sua capacità di raccontare la società con leggerezza e profondità, entrambi hanno sottolineato come fosse urgente dare un segno concreto di gratitudine. Non un ricordo confinato alla retorica, ma un gesto quotidiano, che accompagni chi attraversa quelle porte.

La scelta delle parole non è casuale: il messaggio invita a non accettare passivamente ciò che i tempi impongono, ma a costruire un’alternativa più degna. È la stessa tensione che ha attraversato l’opera di Benni, capace di mescolare satira, poesia e fantasia, offrendo uno sguardo critico e al tempo stesso capace di meravigliare.

Un’eredità che resta aperta

Per lettori e lettrici, il lascito è chiaro: continuare a leggere, a condividere e a tramandare quelle pagine che ancora oggi parlano di noi. Come ha ricordato il figlio Niclas, il vuoto lasciato dallo scrittore può essere colmato soltanto dalla vitalità dei suoi testi. La Regione, con questa iniziativa, non ha fatto che rilanciare quel compito, rendendo un pensiero di Benni parte del paesaggio quotidiano di Bologna.