Lepore sulle piazze pro-Palestina: “Meloni non alimenti lo scontro”
di Redazione
05/10/2025
Le piazze italiane si stanno riempiendo di manifestanti che chiedono giustizia per la popolazione palestinese e denunciano le azioni del governo israeliano. Dai centri storici delle grandi città fino alle realtà provinciali, studenti, attivisti, famiglie e organizzazioni sociali partecipano a cortei che riportano al centro del dibattito nazionale i temi della pace, della solidarietà e della libertà di espressione. Le autorità locali sono chiamate a un delicato lavoro di coordinamento con prefetture e questure per mantenere un equilibrio tra la sicurezza e la tutela dei diritti democratici.
Il richiamo del sindaco di Bologna
Matteo Lepore ha preso posizione con parole nette, chiedendo al governo di non esasperare il confronto politico. Il sindaco ha affermato che le istituzioni non possono ridurre le manifestazioni a episodi di disordine, né delegittimare chi scende in piazza. A suo giudizio, è compito della politica distinguere tra chi pratica una protesta pacifica e chi, al contrario, sceglie la violenza, che finisce per danneggiare la stessa causa palestinese.
Il riferimento a Giorgia Meloni è esplicito: Lepore invita la presidente del Consiglio a “abbassare i toni” e a farsi garante del ruolo istituzionale, invece di rivolgere attacchi a sindacati, opposizioni e cittadini che non condividono la linea del governo. Per il primo cittadino di Bologna, governare significa anche accettare il dissenso e saperlo gestire con maturità.
Una questione democratica
La presenza di decine di migliaia di persone nelle piazze non rappresenta soltanto una reazione emotiva agli eventi internazionali, ma un segnale politico che richiede ascolto. Lepore ha voluto ribadire che reprimere o stigmatizzare queste mobilitazioni non fa altro che aumentare il divario tra cittadini e istituzioni. Le sue parole tracciano la linea di una politica che si misura con la complessità e non si limita a un approccio emergenziale, ma riconosce nel diritto alla protesta uno dei cardini della democrazia italiana.
Articolo Precedente
Caccia di frodo con silenziatori e visori notturni
Articolo Successivo
Question Time del 3 ottobre: i cittadini al centro del dibattito comunale
Redazione