Premio Innovatori Responsabili 2025: l’Emilia-Romagna valorizza i progetti che uniscono sviluppo e responsabilità
di Redazione
21/11/2025
La cerimonia di consegna del Premio Innovatori Responsabili 2025, ospitata al Tecnopolo di Bologna, ha rappresentato un momento di sintesi di ciò che oggi la Regione Emilia-Romagna considera strategico per il proprio sviluppo: innovazione, responsabilità sociale e capacità di tenere insieme competitività e coesione. In una sala gremita di rappresentanti del mondo economico, istituzionale e del Terzo settore, il vicepresidente regionale con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, ha salutato i progetti vincitori sottolineandone il valore per una regione che continua a investire nella qualità delle competenze e in un modello produttivo orientato alla sostenibilità.
Cooperative premiate: tre percorsi diversi, una stessa visione di futuro
Tra i riconoscimenti assegnati, tre hanno riguardato cooperative associate che si sono distinte per approcci capaci di coniugare innovazione e impatto sociale. Granarolo ha ricevuto il premio per un progetto che affronta il tema della riduzione dell’impronta carbonica lungo l’intera filiera del latte, con un metodo che inserisce gli obiettivi ambientali dentro la logica cooperativa, coinvolgendo allevatori e territori in un percorso condiviso.
Accanto al settore agroalimentare, è emerso quello del trasporto e della logistica grazie a NCV – Cooperativa Autotrasporti della Valsamoggia – che ha presentato un modello di inclusione dedicato ai lavoratori, in particolare a chi arriva da percorsi migratori complessi. La proposta comprende formazione linguistica, educazione finanziaria e un sostegno pratico garantito da mediatori interni, rendendo più solida la relazione tra impresa e lavoratori e contribuendo a una logistica più consapevole e stabile.
A completare il quadro il riconoscimento speciale attribuito a Open Group, premiata nella categoria “Lavoro, imprese e opportunità” per il progetto LEDA, una piattaforma digitale che accompagna enti e organizzazioni del Terzo settore nella gestione dei servizi e nella loro trasformazione digitale, con l’obiettivo di rafforzare la capacità amministrativa e migliorare la qualità dell’offerta sociale.
Un’edizione con 70 candidature e cinque progetti vincitori
La selezione, particolarmente articolata, ha raccolto 70 candidature provenienti da tutta la regione, da cui sono emersi cinque progetti vincitori e ventuno menzioni speciali assegnate a realtà produttive, associative, scolastiche e formative. Tra i premiati figurano anche il materiale naturale e riciclabile per accessori moda sviluppato dal Bottonificio Lenzi 1955 di Castel di Casio, il programma di mobilità internazionale rivolto ai giovani Neet promosso da Ifoa di Reggio Emilia, e le iniziative messe in campo da Vorrei, impresa sociale di Novafeltria, per sostenere comunità, abitanti e imprese delle aree marginali dell’Appennino riminese.
Le parole del vicepresidente Colla hanno accompagnato la consegna dei premi ricordando come l’Emilia-Romagna abbia scelto di collocare la transizione digitale ed ecologica dentro un quadro di sviluppo che punta a creare lavoro stabile e qualificato: un obiettivo che, per essere raggiunto, richiede investimenti continui in innovazione, competenze e responsabilità collettiva. I progetti premiati confermano la capacità del territorio di leggere il cambiamento e di tradurlo in strategie concrete, sostenute da imprese e organizzazioni che lavorano non solo per competere, ma per costruire un sistema più solido e inclusivo.
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