Ravone, annullata la cauzione: il ricorso del Comune di Bologna viene accolto
di Redazione
30/09/2025
Una vicenda giudiziaria complessa
La controversia sul torrente Ravone, che da mesi tiene banco a Bologna, ha conosciuto un passaggio decisivo. Il Tribunale cittadino, in composizione collegiale, ha accolto i reclami presentati dal Comune e dalla Regione Emilia-Romagna contro l’ordinanza che, lo scorso luglio, aveva imposto agli enti l’obbligo di fornire garanzie economiche a tutela di alcuni residenti di via Zoccoli.
Il provvedimento odierno, adottato dopo la camera di consiglio del 17 settembre, ha stabilito che la competenza spetta al Tribunale Regionale delle Acque pubbliche di Firenze, organo specializzato in materia. Cade quindi l’obbligo di predisporre cauzioni e fideiussioni, così come risultano infondate le minacce di pignoramento circolate nelle ultime settimane.
Le motivazioni dei giudici
Il collegio ha spiegato che le questioni sollevate riguardano direttamente la programmazione e la manutenzione di opere idrauliche, scelte che attengono a decisioni di interesse generale della pubblica amministrazione e che pertanto devono essere esaminate dalla magistratura specializzata. È stato inoltre ribadito che non è possibile distinguere singoli segmenti del torrente, vista la complessità e l’unitarietà del sistema idrico.
Per il Comune e la Regione si tratta di un passaggio importante, che li solleva da obblighi immediati e riporta la causa in una sede più adeguata. Per i residenti, invece, resta la possibilità di proseguire l’azione davanti al tribunale competente, dove le loro richieste potranno essere valutate nel merito.
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