Reggio Emilia si prepara al nuovo anno scolastico: impegno su edilizia, inclusione e mobilità

A Reggio Emilia si avvicina l’apertura dell’anno scolastico 2025/2026. Lunedì 15 settembre saranno 11.141 gli alunni a rientrare in aula, di cui 6.592 nelle primarie e 4.549 nelle secondarie di primo grado. I dirigenti scolastici hanno incontrato il sindaco Marco Massari e l’assessora Marwa Mahmoud per condividere strategie e progetti destinati a rendere più efficiente e sicuro il sistema scolastico cittadino.

Inclusione e spazi rinnovati

“Il lavoro dei dirigenti è essenziale per garantire equilibrio e attenzione ai ragazzi più fragili”, hanno dichiarato Massari e Mahmoud, sottolineando come la scuola sia uno dei pilastri della comunità. Da qui la scelta dei sindaci della provincia di scrivere al Governo, chiedendo investimenti specifici per l’inserimento degli studenti con disabilità.

Parallelamente, l’amministrazione comunale ha investito in edilizia scolastica, con cantieri in fase di conclusione che porteranno aule e spazi rinnovati. Non si tratta solo di lavori tecnici: l’obiettivo è offrire ambienti confortevoli in grado di favorire la didattica e la socialità.

Mobilità sicura e sostenibile

Ampio spazio è stato dedicato alle “Strade scolastiche”, ormai parte integrante della viabilità urbana. L’iniziativa, che chiude temporaneamente al traffico le vie adiacenti agli istituti durante entrata e uscita, sarà attiva in diverse zone, tra cui via Le Corbusier (Marmirolo), via Confalonieri (scuola Verdi), e il controviale di viale dei Mille (scuola Zibordi). Ogni tratto sarà riconoscibile grazie a nuova segnaletica realizzata nell’ambito del progetto Re-Clacs.

Un esempio concreto di trasformazione è l’area pedonale di via Gattalupa, dove convergono primaria Ca’ Bianca, secondaria Einstein, infanzia e nido Allende, oltre alla piscina: una comunità di 800 studenti e famiglie dispone oggi di uno spazio riqualificato e protetto. Confermata anche la gratuità degli abbonamenti ai mezzi pubblici per studenti delle primarie e delle medie, con estensione alle superiori per famiglie con redditi medio-bassi.