Ricostruzione Emilia-Romagna, proroga al 30 novembre 2025 per registrarsi su “Indica”
di Redazione
03/11/2025
Curcio: “Più tempo per garantire partecipazione e trasparenza”
La struttura commissariale per la ricostruzione post alluvione ha prorogato al 30 novembre 2025 i termini per la registrazione sulla piattaforma Indica, dedicata alla raccolta delle manifestazioni d’interesse per i contributi alla ricostruzione privata.
La decisione, formalizzata con la revisione dell’ordinanza 14/2023, estende di un mese il periodo utile per completare la registrazione, in modo da favorire la più ampia partecipazione possibile di cittadini e famiglie colpite dalle alluvioni del 2023 e del 2024.
L’estensione nasce dal confronto con enti locali e residenti, che hanno evidenziato l’importanza di rendere lo strumento accessibile anche a chi, per difficoltà tecniche o tempi di valutazione, non era riuscito a completare la procedura. Finora Indica ha raccolto quasi 4.000 domande per un totale di oltre 8.800 richieste profilate, numeri che testimoniano la fiducia dei cittadini verso una piattaforma concepita per rendere il processo di ricostruzione più efficiente e trasparente.
Indica e Sfinge, due strumenti complementari per la ricostruzione
Attraverso Indica, i cittadini possono comunicare la propria volontà di accedere ai rimborsi, fornendo informazioni catastali, dati anagrafici e una stima dei danni. La registrazione non è vincolante, ma garantisce priorità nell’esame delle future domande definitive. È un passaggio propedeutico, utile a disporre di una fotografia aggiornata delle necessità economiche sul territorio e ad allocare con precisione le risorse.
In parallelo procede l’attività della piattaforma regionale Sfinge, che ha già approvato 4.972 domande di contributo per circa 220 milioni di euro a favore di famiglie e imprese. Altre 5.600 pratiche sono in corso di istruttoria, segno di un percorso amministrativo in costante evoluzione.
Con la proroga, il Commissario Fabrizio Curcio rafforza l’obiettivo di garantire un processo di ricostruzione equo, accessibile e coordinato, in cui digitalizzazione e partecipazione diventano strumenti centrali di governo del territorio.
Articolo Precedente
Imprese green: l’Emilia-Romagna tra le regioni più virtuose d’Italia
Redazione