“Ricostruzione sul Lamone: a Villanova prosegue il cantiere da 7,5 milioni per il rinforzo arginale”
di Redazione
15/10/2025
A Villanova di Bagnacavallo, il Lamone scorre accanto a un cantiere che lavora con precisione millimetrica. Dopo l’ultima ondata di piena di marzo, l’argine sinistro aveva mostrato segni di cedimento, con fessurazioni profonde e tratti indeboliti. Oggi le palancole d’acciaio, lunghe dodici metri, vengono infisse una dopo l’altra, seguendo il ritmo delle macchine del “sistema treno”, una tecnologia che consente di avanzare in sicurezza senza compromettere la stabilità del terreno.
Sette milioni e mezzo di euro investiti per un’opera di rinforzo e consolidamento che durerà circa cinque mesi e segnerà un punto di svolta per la sicurezza idraulica della zona.
L’impegno istituzionale e il contatto diretto con i cittadini
Il presidente della Regione, Michele de Pascale, e la sottosegretaria alla Protezione civile, Manuela Rontini, hanno visitato il cantiere insieme al sindaco di Bagnacavallo, Matteo Giacomoni, per verificare l’avanzamento dei lavori e ascoltare i residenti.
“È un cantiere simbolico, perché rappresenta la volontà di proteggere chi vive lungo il fiume – ha spiegato de Pascale –. Dopo gli interventi urgenti di marzo, ora possiamo parlare di una messa in sicurezza strutturale, pianificata e duratura.”
Rontini ha sottolineato la dimensione umana del progetto: “La sicurezza idraulica non è solo ingegneria, ma anche fiducia. Chi vive qui deve poter guardare il fiume senza temere ogni temporale”.
Un piano organico di messa in sicurezza del territorio
Quello di Villanova è solo uno dei tasselli di un intervento complessivo sul Lamone, che comprende due tranche da 7,5 milioni di euro ciascuna, finanziate con fondi commissariali.
Parallelamente, l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale ha già portato a termine lavori di somma urgenza per oltre 5 milioni di euro nei tratti di Ravenna, Russi e Bagnacavallo, mentre proseguono le operazioni da 1,7 milioni sull’argine sinistro tra il Ponte dell’Albergone e Traversara.
Nel frattempo, una commissione tecnica dedicata monitora da settimane gli edifici della “zona rossa” di Traversara, valutando caso per caso demolizioni e consolidamenti.
“Ogni palancola infissa è una promessa mantenuta alla comunità – ha detto il sindaco Giacomoni –. Il lavoro di squadra tra Regione, Comune e Protezione civile sta restituendo fiducia ai cittadini.”
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