Sport e scuola: in Emilia-Romagna cresce la rete di Scuola Attiva Kids

Nelle palestre, nei corridoi e perfino nei cortili, i bambini tornano a muoversi giocando insieme. È il segno più visibile della nuova edizione di “Scuola Attiva Kids per l’Emilia-Romagna inclusiva”, il progetto che porta l’educazione motoria nelle scuole primarie e dell’infanzia, trasformando l’attività fisica in un’esperienza educativa, partecipata e condivisa.

Il movimento come linguaggio educativo

Dietro l’iniziativa c’è un’idea precisa: lo sport come strumento di crescita collettiva. La Regione Emilia-Romagna, insieme a Sport & Salute e all’Ufficio Scolastico Regionale, mette a disposizione delle scuole tutor qualificati che accompagnano i più piccoli in percorsi motori costruiti per sviluppare coordinazione, rispetto e collaborazione.
Le parole delle assessore Roberta Frisoni e Isabella Conti descrivono il cuore del progetto: “Il movimento è un linguaggio universale che favorisce l’inclusione e rafforza le comunità scolastiche. Costruire una scuola più attiva significa costruire una società più attenta al benessere di ciascuno”.

Una crescita costante che coinvolge territori e famiglie

I numeri confermano l’entusiasmo. Nell’anno scolastico 2024-2025 hanno partecipato 383 scuole primarie e 124 scuole dell’infanzia, per un totale di 77.000 bambini e 224 tutor sportivi. Un’espansione che interessa 175 Comuni e che nel 2025-2026 si allargherà ulteriormente, raggiungendo i primi tre anni della scuola primaria e 200 sezioni dell’ultimo anno d’infanzia.
L’obiettivo è chiaro: arrivare entro la fine del programma a 1.000 istituti e 120.000 alunni, rendendo la rete di Scuola Attiva Kids un modello di collaborazione pubblico-privata per la promozione del benessere infantile.
Un investimento che restituisce valore al corpo, alla relazione e al gioco, riportando al centro della scuola la dimensione fisica del crescere insieme.