Torre Garisenda, il Comune presenta un nuovo piano di lavori

Al Ministero della Cultura è stato discusso il futuro della Torre Garisenda, al centro di un complesso intervento di consolidamento. La riunione ha visto la partecipazione dei tecnici comunali e del gruppo di esperti che seguono il cantiere, con la presentazione di un cronoprogramma aggiornato. Le ultime analisi hanno registrato un lieve spostamento verso via Zamboni, considerato dagli specialisti un segnale positivo e collegato ai primi interventi già completati.

PNRR sotto esame: compatibilità e limiti

Il nuovo piano dei lavori non coincide con le tempistiche rigide dettate dal PNRR, pensato per progetti con fasi e scadenze precise. La natura stessa dell’intervento sulla Garisenda – privo di un percorso tecnico standard e soggetto a variabili costanti – ha spinto i responsabili a proporre uno scostamento dalle procedure abituali. Nei prossimi giorni i tecnici ministeriali e comunali valuteranno se sia possibile mantenere, ridurre o sostituire i fondi già previsti, senza compromettere la continuità del cantiere.

La priorità resta la torre, non i vincoli burocratici

Il Comune di Bologna ha confermato la disponibilità a coprire con altre risorse gli eventuali costi aggiuntivi, qualora l’accesso ai finanziamenti PNRR risultasse troppo vincolante. La città gestisce già progetti finanziati da quel programma per un ammontare vicino al miliardo di euro, ma la Garisenda è un caso a parte: richiede decisioni calibrate giorno per giorno, in base ai dati forniti dai sistemi di monitoraggio.

L’orientamento è chiaro: preservare la torre senza cedere alla fretta, accettando che il cronoprogramma possa cambiare e che gli strumenti di finanziamento debbano adattarsi alle necessità di un bene architettonico fragile, unico e di valore storico universale.