Trasferimento chiamata: come gestire le telefonate in modo intelligente e personalizzato
di Redazione
28/10/2025
Il trasferimento chiamata è una delle funzioni più utili, ma spesso trascurate, nel panorama della telefonia moderna.
Nato come strumento tecnico per le aziende, oggi è diventato un mezzo flessibile anche per chi vuole gestire con precisione la propria reperibilità personale.
Saperlo utilizzare in modo consapevole significa non perdere più una chiamata importante, mantenere un’immagine professionale ordinata e costruire un rapporto più fluido con chi ci contatta, che si tratti di clienti, colleghi o familiari.
In un contesto in cui la comunicazione non conosce interruzioni, poter deviare una chiamata da un dispositivo all’altro, o verso una segreteria dedicata, è una forma di controllo: discreta, ma concreta.
Il significato del trasferimento chiamata
Il trasferimento di chiamata — o call forwarding, nel linguaggio tecnico — permette di instradare automaticamente le telefonate in arrivo verso un altro numero o servizio.
Chi chiama non percepisce nulla: la deviazione avviene in modo trasparente, senza suoni aggiuntivi né tempi d’attesa particolari.
Dietro questa apparente semplicità si nasconde una logica precisa, basata su regole preimpostate che decidono in quali casi e verso dove la chiamata deve essere inoltrata.
È un servizio che può essere attivato sia su telefoni fissi che mobili, indipendentemente dal gestore, e che funziona anche in combinazione con linee VoIP, centralini o sistemi cloud aziendali.
Le tipologie di trasferimento disponibili
Non esiste un solo tipo di trasferimento, ma diverse modalità che rispondono a esigenze differenti.
Conoscerle permette di configurare la propria linea in modo personalizzato, evitando interruzioni o perdite di contatto.
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Trasferimento incondizionato
Tutte le chiamate vengono deviate automaticamente verso un numero specificato.
È la soluzione più diretta, ideale per periodi di assenza o quando si vuole che ogni telefonata venga gestita da un collaboratore o una segreteria. -
Trasferimento su mancata risposta
Il telefono squilla per un certo tempo e, se non si risponde, la chiamata passa al numero impostato.
È utile quando si vuole mantenere il controllo sulle chiamate, ma garantire comunque una seconda possibilità di risposta, ad esempio verso l’ufficio o un familiare. -
Trasferimento su occupato
Entra in funzione quando la linea è impegnata.
Ideale per chi riceve molte chiamate consecutive e non può permettersi di lasciare un cliente in attesa o di far cadere la linea. -
Trasferimento su telefono irraggiungibile
In caso di assenza di campo o batteria scarica, la chiamata viene indirizzata automaticamente altrove.
Una funzione preziosa per chi lavora in movimento, viaggia spesso o si trova in zone con copertura instabile.
Ogni modalità è configurabile attraverso una combinazione di codici — generalmente universali — o tramite le impostazioni del proprio dispositivo.
Come si attiva concretamente il trasferimento chiamata
L’attivazione può avvenire in pochi secondi.
Su smartphone, è sufficiente accedere al menu “Impostazioni chiamate” e selezionare la voce Trasferimento chiamate, scegliendo la condizione desiderata.
Chi preferisce la via più diretta può usare i codici standard riconosciuti da tutti gli operatori:
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*21* per il trasferimento incondizionato;
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*61* per quello su mancata risposta;
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*67* per il trasferimento su occupato;
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*62* per la deviazione su irraggiungibile.
Dopo aver digitato il codice, si inserisce il numero verso cui si vuole deviare la chiamata, seguito dal tasto #.
Per disattivare la funzione si utilizzano i comandi inversi, ad esempio ##21# per annullare il trasferimento totale.
Ogni operatore può prevedere varianti o opzioni aggiuntive, ma la struttura resta la stessa. In alcuni casi, è possibile gestire tutto anche tramite app ufficiali o aree clienti online.
L’utilità professionale del trasferimento chiamata
Nel contesto lavorativo, questa funzione è sinonimo di efficienza. Un libero professionista, ad esempio, può deviare le chiamate verso un numero secondario durante le riunioni, assicurandosi che un collega risponda al suo posto.
Un’azienda, invece, può creare una catena di trasferimenti all’interno del proprio centralino, in modo che ogni cliente trovi sempre un interlocutore disponibile.
Il trasferimento è anche un modo per dare continuità all’assistenza: un tecnico reperibile, un medico di turno o un consulente in viaggio possono ricevere le telefonate sul proprio dispositivo personale senza esporre il numero privato.
La flessibilità è il vero valore aggiunto: permette di mantenere la stessa professionalità di un ufficio fisso anche in movimento.
Nel settore del customer care, infine, il trasferimento intelligente consente di distribuire le chiamate in modo omogeneo tra più operatori, riducendo i tempi di attesa e migliorando la percezione del servizio.
Gestire le chiamate in ambito personale
Anche fuori dall’ambiente di lavoro, la funzione di trasferimento chiamata può semplificare molte situazioni.
Chi vive in famiglia e riceve spesso telefonate su numeri diversi può unificare la gestione, facendo in modo che tutte arrivino su un unico dispositivo.
Durante le vacanze, è possibile deviare le chiamate verso la segreteria o verso un familiare, evitando interruzioni o disturbi.
Ci sono poi casi più delicati, come l’assistenza a un genitore anziano: impostare un trasferimento automatico in caso di mancata risposta può trasformarsi in una misura di sicurezza, garantendo che nessuna chiamata urgente resti senza risposta.
La stessa logica vale per chi gestisce più numeri personali, ad esempio uno privato e uno dedicato agli acquisti online o ai servizi pubblici: il trasferimento consente di controllare tutto in modo centralizzato, senza confusione né sovrapposizioni.
I costi e le condizioni da conoscere
La maggior parte degli operatori include il trasferimento chiamata tra i servizi base, ma il costo effettivo dipende dalle modalità di utilizzo.
In genere, la deviazione è gratuita se si indirizza verso numeri della stessa rete, mentre comporta un addebito — simile a una chiamata in uscita — se il numero di destinazione è di un altro operatore o internazionale.
Per questo, è consigliabile informarsi presso il proprio gestore sulle tariffe specifiche.
Alcune compagnie offrono piani che includono un certo numero di minuti gratuiti per il trasferimento, altre applicano tariffe ridotte per le chiamate deviate.
Nei contratti aziendali o business, spesso la funzione è compresa senza limiti, proprio perché ritenuta strategica per la produttività.
Il trasferimento e le tecnologie digitali
Con la diffusione delle soluzioni VoIP e dei centralini in cloud, il trasferimento chiamata ha assunto una dimensione ancora più dinamica.
Oggi è possibile impostare regole automatiche complesse:
una chiamata può essere inoltrata prima a un interno, poi a un cellulare e infine a una segreteria, secondo un ordine di priorità personalizzato.
Alcuni sistemi permettono addirittura di gestire tutto da un’app o da un portale web, modificando in tempo reale le destinazioni in base all’orario o al giorno della settimana.
Nelle aziende con personale in remoto, questa funzione è diventata indispensabile.
Consente di mantenere una reperibilità uniforme anche senza una sede fisica, garantendo al cliente un punto di contatto sempre attivo.
Il trasferimento chiamata si integra inoltre con strumenti di collaborazione digitale, come i software CRM, registrando automaticamente i contatti ricevuti e semplificando la tracciabilità delle conversazioni.
Sicurezza e privacy
Gestire correttamente il trasferimento chiamata significa anche tutelare la privacy.
È importante verificare che i numeri di destinazione siano affidabili e, nel caso di dispositivi condivisi, evitare deviazioni verso telefoni di uso comune.
Le aziende devono rispettare le normative sulla protezione dei dati, assicurandosi che le chiamate non vengano registrate o trasmesse senza consenso.
Molti servizi professionali di call forwarding prevedono sistemi di autenticazione per evitare abusi, e consentono di limitare il trasferimento solo a determinate fasce orarie.
Questi accorgimenti preservano la sicurezza della linea e impediscono utilizzi impropri del servizio.
Una funzione semplice con un valore reale
Il trasferimento chiamata è una di quelle tecnologie che passano inosservate finché non si scopre quanto siano utili.
La sua forza sta nella semplicità: non richiede installazioni, non dipende da dispositivi complessi e può essere personalizzato in base a ogni esigenza, da quella di un libero professionista a quella di un privato che desidera gestire meglio la propria reperibilità.
In un mondo che corre tra messaggi vocali, chat e videochiamate, la telefonata resta ancora il mezzo più diretto e umano di comunicare.
Sapere che nessuna di queste voci resterà senza risposta è un piccolo gesto di efficienza, ma anche di attenzione verso chi si trova dall’altra parte della linea.
Redazione