Un aiuto su misura per i neonati prematuri: a Ravenna nasce un servizio innovativo
di Redazione
17/11/2025
Nel cuore dell’ospedale di Ravenna, all’interno del Laboratorio di Galenica Clinica dell’Ausl Romagna, ha preso forma un servizio che unisce rigore scientifico e grande attenzione al benessere dei bambini più fragili: le pappe personalizzate per i neonati prematuri che, a causa dell’immaturità del loro sistema gastrointestinale, non riescono ancora a nutrirsi attraverso il latte. Un intervento che, al di là dell’aspetto tecnico, racconta un approccio sempre più orientato alla precisione e alla cura individuale.
Come nasce una pappa su misura: tecnologia e sicurezza al centro
La preparazione delle soluzioni nutrizionali è affidata a un compounder completamente automatizzato, un macchinario capace di miscelare con precisione millimetrica aminoacidi, lipidi, sali minerali e tutti gli elementi necessari a sostenere la crescita dei neonati. Le indicazioni arrivano dai tecnici del laboratorio, ma il processo è eseguito dal dispositivo in totale sterilità, eliminando le operazioni manuali e azzerando il rischio di contaminazioni o errori di dosaggio.
Per molti prematuri, la nutrizione endovenosa rappresenta l’unico modo per ricevere gli apporti indispensabili durante le prime settimane di vita. Grazie al nuovo sistema, ogni bimbo può ricevere una terapia formulata sulle sue specifiche necessità cliniche, con la possibilità di modificare la composizione anche quotidianamente in base agli ultimi esami o all’evoluzione del quadro metabolico.
Un lavoro di squadra che nasce da competenze diverse
Il progetto è stato possibile grazie alla collaborazione tra più strutture dell’Ausl Romagna: dalla Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale di Rimini al Nucleo SPIAR, dalla Direzione Tecnica dell’Assistenza Farmaceutica al gruppo dei farmacisti del Laboratorio di Galenica Clinica. Un lavoro corale che mette insieme capacità cliniche, conoscenze tecnologiche e attenzione alle norme di sicurezza.
Il laboratorio galenico di Ravenna, che opera secondo le Norme di Buona Preparazione della Farmacopea Ufficiale, era già un punto di riferimento per la produzione di farmaci sterili e non sterili destinati ai presidi sanitari della Romagna, all’IRST di Meldola e all’AUSL di Imola. Con l’avvio della nutrizione parenterale pediatrica personalizzata amplia ulteriormente il proprio ruolo, offrendo una risposta concreta a bisogni clinici che non trovano soluzioni nei prodotti industriali.
L’intervento rappresenta un esempio di come la sanità pubblica possa coniugare innovazione tecnologica e attenzione alla persona, soprattutto quando quella persona pesa pochi grammi e ha bisogno di terapie calibrate con una delicatezza estrema.
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