Posted on: 20 Giugno 2020 Posted by: Redazione Comments: 0
architetto

Svolgere la professione di architetto è una delle tante ambizioni coltivata da molti giovani, stimolati oggi anche dal fatto che il campo in cui opera questa figura è decisamente più vasto che in passato. Vediamo di saperne di più sulla professione architetto e quali sono le opportunità lavorative.

Cosa fa l’architetto

Rispetto al passato la figura dell’architetto abbraccia più settori e viene anche definito home designer, La progettista architettonico, progettista strutturale, ma anche architetto industriale, a seconda del campo a cui decide di approcciarsi.

In pratica, tutte le professioni che riguardano l’architettura hanno in comune principi e concetti di ingegneria con un tratto distintivo che è la creatività artistica. Il lavoro principale dell’architetto infatti, consiste nel creare e progettare edifici che si possono adibire a scopo residenziale, urbano o commerciale.

Spesso presentano competenze comuni architetto, geometra e ingegnere, che convergono verso un determinato scopo, come ad esempio quando stanno seguendo lo stesso progetto. Ma come diventare architetto e avere successo?

Per esercitare la professione di architetto e diventare un libero professionista bisogna prima di ogni cosa aprire uno studio di architettura.

A volte però non è facile per un giovane che si affaccia al mondo del lavoro realizzare questo desiderio, e bisogna avere pazienza e costanza, e non lasciarsi scoraggiare. Innanzi tutto bisogna seguire un iter ben preciso per poter aprire uno studio di architettura.

Cosa occorre per aprire uno studio di architetto

Per aprire uno studio di architetto bisogna essere in possesso di alcuni requisiti fondamentali che sono i seguenti:

  • Iscrizione all’Albo Professionale

Dopo aver conseguito la laurea in architettura bisogna sostenere un esame di Stato che abiliti alla professione. Dopo aver superato l’esame abilitante si può effettuare l’iscrizione all’Ordine degli architetti, indispensabile per poter esercitare. L’iscrizione può essere fatta all’Albo della regione dove si ha il domicilio o la residenza.

  • Partita IVA

L’apertura della partita IVA è necessaria per poter operare come libero professionista. Per inoltrare la richiesta all’Agenzia delle Entrate si può procedere in due modi: o inviarla personalmente oppure incaricare un commercialista o il Caf. La trasmissione della richiesta va fatta utilizzando il modello AA9/12. Il professionista entro 30 giorni deve presentare alla sede dell’Agenzia delle Entrate della provincia di residenza o a quella di riferimento la dichiarazione dell’inizio attività.

  • Iscrizione alla Cassa di Previdenza

L’iscrizione alla Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti è obbligatoria. L’ente si chiama INARCASSA ed è quello dove si versano i contributi previdenziali. Il contributo del professionista viene calcolato in base al reddito professionale netto dichiarato ai fini dell’I.R.P.E.F. Per i primi 5 anni corrisponde al 7,25% per i primi 5 anni, mentre dopo i 5 anni corrisponde al 14,5%.

  • Regime Fiscale

Come stabilito dall’art. 53 del TUIR i redditi derivanti dall’attività di architetto fanno parte dei redditi di lavoro autonomo. Questo vuol dire che oltre all’apertura della partita Iva, bisogna tenere anche la contabilità e bisogna anche fare la dichiarazione dei redditi annuale.

  • Assicurazione professionale

Bisogna anche sottoscrivere una polizza professionale che dal 15/08/2014 è diventata obbligatoria.

  • Apertura della PEC

Per tutti i professionisti iscritti all’Albo è obbligatorio attivare la Posta Elettronica Certificata e farne comunicazione all’Ordine.

  • Disponibilità di un locale ad uso professionale

Il locale dove stabilire lo studio deve essere ad uso professionale per legge. Se non ci sono le possibilità economiche per mantenere i costi di uno studio singolo ci sono due chance per lavorare, o condividere lo studio oppure fare parte di uno studio associato.

Quelli sopra elencati sono tutti i requisiti necessari per poter aprire uno studio di architettura. Per determinare il reddito di lavoro autonomo bisogna tenere conto del momento dell’incasso del compenso o del pagamento della spesa.