Posted on: 1 Giugno 2020 Posted by: Redazione Comments: 0

L’Italia sta riaprendo passo dopo passo, e così anche l’Emilia-Romagna e i singoli comuni. Nello specifico, quello di Forlì ha tra le tante altre preoccupazioni anche l’interesse a riaprire i centri diurni per disabili. Un insieme di luoghi fondamentali per la vita di queste persone e per l’aiuto alle famiglie: l’obiettivo è quello di riaprire al più presto, ma con la messa in totale sicurezza degli ambienti.

Centri per disabili Forlì: le parole dell’Ass.re Tassinari

Ecco perché in questi giorni l’Assessore al welfare Rosaria Tassinari ha voluto organizzare una serie di videoconferenze a cui hanno partecipato sia le cooperative che le famiglie interessate. Tanti gli argomenti trattati, su tutti il nuovo protocollo da utilizzare. Ecco le parole dell’Assessore in merito a questa situazione:

“Abbiamo voluto incontrare i responsabili di questi centri ma anche le famiglie dell’utenza disabile, per concertare un percorso di riaperture che segua la logica della precauzione e avvenga nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza e delle indicazioni sanitarie dettate del legislatore.

La specificità di questi ambienti e la pluralità di attività che di norme si svolgevano al loro interno obbliga prima di tutto i gestori a rivedere l’organizzazione degli spazi, privilegiando quelli esterni, per evitare gli assembramenti e assicurare il criterio inderogabile del distanziamento sociale”

“La ripresa delle attività avverrà in piccoli gruppi con la presenza degli operatori e stiamo ragionando, grazie al prezioso contributo delle famiglie, sulla tipologia dei progetti da far ripartire. Siamo consapevoli che la riapertura di questi centri alimenta grandi aspettative, ma mai come in questa fase è necessario essere prudenti e ragionare nell’interesse collettivo, migliorando la possibilità di contagi.

La salute delle persone è la nostra priorità, la riapertura di queste struttura dovrà quindi coniugare l’esigenza di preservarne le caratteristiche di socialità con l’obbligo di garantire la sicurezza dei gestori, del personale, dei volontari e dei frequentatori.”